AZIENDA E TROTICOLTURE

Associazione, Cooperativa e i troticoltori.

L’associazione dei produttori

Allo scopo di favorire i contatti tra gli operatori del settore, proponendo nuove idee ed indirizzi e per attuare su vasta scala la commercializzazione dei prodotti, si è costituita il 29 aprile 1975 un’Associazione volontaria dei troticoltori trentini, evolutasi poi in Associazione dei produttori in osservanza alla legge 28 ottobre 1985, n. 18 “Norme per il riconoscimento delle associazioni dei produttori agricoli”. L’Associazione non si limita agli aspetti produttivi e commerciali del settore, ma opera anche in altre direzioni:

  • si preoccupa della formazione tecnica attraverso corsi specializzati ed assistenza alle aziende;
  • cura la stesura del protocollo di autodisciplina del settore ittico del Trentino per la produzione di qualità e si occupa della sua applicazione attraverso attenti controlli alle strutture produttive ed al prodotto, anche attraverso analisi chimico fisiche;
  • organizza riunioni e seminari per analizzare e valutare le esigenze del settore;
  • segue ed indirizza il piano globale di ottimizzazione degli allevamenti sotto il profilo strutturale a cui seguirà, dove necessario, il risanamento igienico sanitario del patrimonio ittico;
  • si pone come valido interlocutore tra i produttori e gli organismi provinciali interessati al settore con i quali opera in stretta sinergia nella ricerca di soluzioni dei problemi del settore e nella realizzazione di iniziative anche promozionali, che possano favorirne la crescita ed un armonico sviluppo: Assessorato all’Agricoltura, MIPA (Ministero delle Politiche Agricole), Assessorato al Commercio, CAT (Centro assistenza Tecnica) della Fondazione E. Mach di S. Michele a/Adige; Istituto per il Commercio Estero, Servizi dell’Assessorato alla Sanità, Consorzio di difesa delle avversità atmosferiche, Istituto Agrario di San Michele, presso il quale è stato realizzato un centro pilota per la ricerca e la sperimentazione nel campo ittico, che dovrà operare in stretta sinergia con un secondo impianto già acquisito dalla Provincia Autonoma di Trento;
  • persegue, come obiettivo primario già da molti anni, il risanamento delle pescicolture trentine in collaborazione con il Servizio Veterinario e il CAT.

Le troticolture Trentine si dedicano alla produzione di materiale da riproduzione (uova embrionate ed avannotti), che nelle nostre acque fresche ed ossigenate risulta di ottima qualità tanto da essere inviato anche in altre regioni ed all’estero. Oltre alle troticolture dedite alla produzione della Trota iridea da carne, vi sono diverse troticolture, anche di modeste dimensioni, che producono “fario” (avannotti, trotelle da 6-9 cm, 9-12 cm e trote adulte) destinate prevalentemente al ripopolamento dei corsi d’acqua.

Grazie alla sperimentazione, alla selezione genetica, alla tecnologia applicata, ed all’esperienza maturata finora, i produttori di uova trentini hanno acquisito una professionalità specifica, che ha permesso di ottenere ottimi risultati in Italia ed all’estero. Tra i Paesi, dove sono arrivate le uova embrionate trentine, possiamo citare: Francia, Germania, Austria, Spagna, Svizzera, Giordania, Sudafrica, Argentina, Siria, Cile, Cipro, Turchia e Bulgaria.

I vari aspetti della selezione genetica e dell’alimentazione dei riproduttori sono curati con attenzione, come pure le fasi della fecondazione e dell’incubazione delle uova. Quest’ultima viene effettuata utilizzando acque pure, ossigenate e con temperature ottimali (piuttosto basse), in modo da ottenere un’incubazione lenta, che permetta di ottenere avannotti più robusti e resistenti.

La produzione trentina di uova copre un arco di tempo notevole: da settembre a maggio. La produzione di uova iridea, fario e salmerino dei produttori trentini si può stimare di circa 350 milioni; essa costituisce la maggior parte della produzione italiana di uova di salmonidi, occupando un posto di rilievo a livello internazionale.

La cooperativa ASTRO

Le acque del Trentino, Regione interamente montuosa, sono classificate dagli ittiologi come appartenenti alla cosiddetta “zona a Salmonidi”, tipica del tratto montano dei corsi d’acqua. Loro caratteristiche sono l’abbondante quantità, la massima ossigenazione, la buona qualità chimico-fisica-biologica e la bassa temperatura, inferiore ai 10°C, per molti mesi dell’anno. Tale rapporto, direttamente correlato al contenuto in grassi, sia nelle trote selvatiche sia in quelle da porzione prodotte nelle troticolture trentine, è contenuto entro il valore di 1,25, con possibilità di arrivare fino al massimo di 1,35, per gli esemplari di maggiori dimensioni. Ciò consente di differenziare la produzione trentina dalla normale produzione nazionale, e al consumatore di associare a prima vista la trota trentina di allevamento alla trota selvatica di torrente. Quindi per difendere e portare a conoscenza del consumatore la qualità superiore della trota trentina, nasce nel 1988, la cooperativa ASTRO Scarl. Lo stabilimento è situato in via G. Galilei 43, a Lavis (TN) e si occupa della produzione di una vasta gamma di prodotti ittici: è costituito da un fabbricato di ca. 2000 m2 con un piazzale chiuso, che percorre tutto intorno l’edificio, adibito alla manovra dei mezzi che operano lo scarico e il carico della merce; al suo interno la produzione e le celle di stoccaggio. Grazie alla nascita di questo centro di lavorazione la produzione della trota da carne è aumentata notevolmente nel corso degli anni.

I troticoltori ASTRO

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Impianti
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Imprese ittiche
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Tonnellate di trote

L’Associazione ha cominciato una serie di iniziative per rilanciare in modo definitivo la troticoltura trentina. Fra gli interventi più importanti messi in cantiere va ricordato senza dubbio il progetto di commercializzazione delle trote trentine che ha consentito una più efficace politica del prezzo e una maggiore conoscenza del prodotto. Attraverso le caratteristiche di qualità, salubrità e agli strumenti che l’Associazione è riuscita a porre in essere per far conoscere questi aspetti, si è ottenuto l’intento di fidelizzare il consumatore al prodotto Astro in ambiti territoriali molto vasti. Tutto questo fa sì che i pesci vivi provenienti dagli allevamenti del Trentino possano essere liberamente commercializzati su tutto il territorio provinciale, nazionale e dell’Unione Europea. È questo il risultato di un lavoro avviato dall’Amministrazione provinciale in collaborazione con l’Associazione Troticoltori Trentini sin dagli inizi degli anni Ottanta, recependo specifiche direttive comunitarie.

I troticoltori collaborano con il Servizio di gestione sanitaria, al fine di gestire in modo capillare l’intervento per l’eliminazione di alcune malattie ittiche che, in Trentino, sono state individuate nella setticemia emorragica virale e nella necrosi ematopoietica infettiva. Malattie virali, dunque, non pericolose per la salute umana, ma con evidenti ripercussioni sulla produttività.

Sulla base delle direttive comunitarie, gli Uffici provinciali hanno suddiviso in zone (16) il territorio. In Trentino abbiamo così ottenuto, grazie anche al determinante intervento dell’Assessorato alla sanità, il primo riconoscimento che la Commissione Comunitaria dell’Unione Europea riserva al territorio italiano per quanto riguarda il settore dell’acquacoltura.

Un altro aspetto molto importante riguarda la qualità delle acque: a tal riguardo l’impegno della Provincia Autonoma di Trento ha apportato grandi benefici ai diversi corsi d’acqua, con grossi vantaggi non solo per l’ambiente, ma anche per gli allevamenti ittici interessati.

Un importante passo in difesa della qualità è stato la grande attenzione che Astro ha riservato all’implementazione delle trote commercializzate a marchi: è stato quindi fornito agli allevatori un mangime esclusivo, preparato in collaborazione con il centro di assistenza tecnica dell’Istituto Agrario S. Michele a/Adige, su formula Astro, con la stesura di un preciso capitolato, al quale le ditte fornitrici devono attenersi rigorosamente. Inoltre è da precisare che la produzione fin dal lontano 1990 è regolata da uno specifico protocollo di autodisciplina che ha assicurato, e continua ad assicurare, un controllo attento e rigido delle produzioni per garantirle al consumatore in tutta la loro sicurezza alimentare e salubrità.

Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014-2020

FEAMP 2014-2020

Misura 5.69

Codice univoco di progetto: 01/TPA/2017

descrizione operazione:
trasformazione dei prodotti dell’acquacoltura – trattamento delle acque reflue

Spesa ammessa al finanziamento € 383.135,83
Contributo concesso € 191.567,92
Cofinanziamento: 50% Unione Europea – 35% Repubblica Italiana – 15% Provincia autonoma di Trento

Autorità di Gestione FEAMP: Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Organismo Intermedio delegato Provincia autonoma di Trento: serv.agricoltura@provincia.tn.it

Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014-2020

FEAMP 2014-2020

Misura 5.69

Codice univoco di progetto: 01/TPA/23/TA

descrizione operazione:
Acquisto dell’immobile sito sulla p.ed 1786, p.m. 1, sub1, P.T. 3256 II in C.C. Lavis

Spesa ammessa al finanziamento € 1.500.000,00
Contributo concesso € 750.000,00
Cofinanziamento: 50% Unione Europea – 35% Repubblica Italiana – 15% Provincia autonoma di Trento

Autorità di Gestione FEAMP: Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Organismo Intermedio delegato Provincia autonoma di Trento: serv.agricoltura@provincia.tn.it